Cosa serve per ristrutturare casa, tutti i titoli edilizi necessari

Se vuoi sapere cosa serve per ristrutturare casa, probabilmente stai pensando di riorganizzare gli spazi della tua abitazione e di apportare qualche piccola o grande modifica. Che si tratti della rimozione di una parete o della creazione di un nuovo bagno o, ancora, della ristrutturazione di una casa di vecchia costruzione, avrai bisogno di una serie di autorizzazioni e permessi. Si tratta dei così detti titoli edilizi o abilitativi. Non preoccuparti. Adesso vedremo insieme di che si tratta e cosa serve per ristrutturare casa.

Cosa serve per ristrutturare casa: una valutazione complessiva

Rinnovare casa è sicuramente un’attività impegnativa, che richiede energie, professionalità, tempo e una spesa importante. Per questo motivo, quando si decide di cominciare è importante fare subito una prima valutazione complessiva del budget a disposizione e dei lavori previsti, questo ti aiuta a capire quali sono le operazioni che hanno la priorità assoluta.

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Definire cosa fare prima di ristrutturare casa (Link)con la scelta dei professionisti giusti da coinvolgere nel tuo progetto e ti aiuta a definire in anticipo le spese da affrontare. A questo punto sei pronto a entrare nel vivo dei lavori. Per realizzare la casa dei tuoi sogni, non ti resta che richiedere i titoli edilizi appropriati e il gioco è fatto. Cosa serve per ristrutturare casa?

  • Cila (Comunicazione di inizio lavori asseverata);
  • Cil (Comunicazione di inizio lavori non asseverata);
  • Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) in alternativa al P.d.C. (Permesso di Costruire);
  • Permesso di costruire.

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Titoli edilizi: la Cila, quando ti serve

La CILA è la Comunicazione di inizio lavori asseverata, che il tecnico abilitato deve presentare, prima di iniziare i lavori edilizi, all’ufficio tecnico del Comune. La CILA è il titolo opportuni per lavori che non richiedono un intervento sulle parti strutturali dell’edificio, a volumetria complessiva e la destinazione d’uso dell’immobile.

La presentazione della CILA avviene tramite portali telematici appositamente predisposti dal Comune o tramite PEC. In genere, questo titolo edilizio serve per lavori di ristrutturazione come:

  • nuova distribuzione interna, cioè la tipica ristrutturazione dell’appartamento senza interessare, però, le parti strutturali dell’edificio, come per esempio muri portanti, scale, solai, scale, ecc;
  • frazionamento ed accorpamento di unità immobiliari;
  • rifacimento degli impianti elettrico, idrico, riscaldamento, ecc.

La CILA è uno strumento utilizzato anche per sanare alcune irregolarità edilizie e per ottenere la conformità edilizia, come nel caso di lavori edilizi realizzati nel passato senza comunicazione.

Titoli edilizi: la Scia, quando ti serve

La Scia, che prima si chiamava Dia (Denuncia di inizio attività), è la Segnalazione certificata di inizio attività da presentare al Comune per lavori di ristrutturazione più complessi. La Scia deve essere presentata dal proprietario dell’immobile tramite lo Sportello Unico Edilizia del proprio comune. I lavori realizzati con Scia possono avere inizio lo stesso giorno in cui si presenta la documentazione. Vorresti aprire o chiudere finestre su parti strutturali esterne o interne? Ti tocca presentare la Scia. Adesso che stai iniziando a capire cosa serve per ristrutturare casa, vediamo i casi specifici in cui richiedere la Scia:

  • Interventi di manutenzione straordinaria o di restauro e risanamento conservativo che coinvolgono le parti strutturali dell’edificio;
  • Interventi di ristrutturazione edilizia “leggera” compresa demolizione e ricostruzione con la stessa volumetria) e il ripristino degli edifici crollati o demoliti;
  • Varianti a permessi di costruire che non incidono sui parametri urbanistici e sulle volumetrie, che non modificano la destinazione d’uso e la categoria edilizia, non alterano la sagoma dell’edificio qualora sottoposto a vincolo e non violano le prescrizioni contenute nel PDC;
  • Varianti ai permessi di costruire che non configurano una variazione essenziale (conformi alle prescrizioni urbanistico-edilizie e attuate dopo l’acquisizione degli eventuali atti di assenso comunque denominati).

Titoli edilizi: il Permesso di Costruire

Il Permesso di Costruire è l’autorizzazione amministrativa che il proprietario dell’abitazione deve richiedere prima di iniziare i lavori. In particolare, il Permesso di Costruire serve per lavori come:

  •  Nuove costruzioni.
  • Interventi di ristrutturazione urbanistica.
  •  Interventi di ristrutturazione edilizia che portano a un mutamento dell’aspetto e della volumetria dell’immobile. Per esempio, attraverso una struttura di non facile rimozione, come nel caso di innalzamento dei muri perimetrali o di installazione di pannelli di vetro su struttura metallica.
  • Interventi su immobili compresi nelle zone omogenee A.
  • Interventi e mutamenti della destinazione d’uso, ma anche per interventi che comportano modificazioni della sagoma di immobili sottoposti a vincoli.

Titoli edilizi: la Scia, alternativa al Permesso di Costruire

Spesso la Scia alternativa al permesso può essere presentata per:

  1. Interventi di ristrutturazione “pesante”, che portano ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente. Interventi che prevedono modifiche alla volumetria complessiva degli edifici o dei prospetti, cambiando la destinazione d’uso degli immobili situati nelle zone omogenee A o modifiche della sagoma degli immobili soggetti a vincoli di cui al D.Lgs 42/2004.
  2. Interventi di nuova costruzione o di ristrutturazione urbanistica disciplinati da piani attuativi comunque denominati. Tra questi rientrano gli accordi negoziali aventi valore di piano attuativo, con precise disposizioni planivolumetriche, tipologiche, formali e costruttive, la cui sussistenza è stata esplicitamente dichiarata dal Consiglio comunale in sede di approvazione degli stessi piani di ricognizione di quelli vigenti.
  3. Interventi di nuova costruzione in diretta esecuzione degli strumenti urbanistici generali recanti precise disposizioni planivolumetriche.

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